Le vaccinazioni: tutto quello che avreste voluto sapere…

Fonte: https://salute.regione.veneto.it/mobilevac/vaccini

LE MALATTIE EVITATE DAI VACCINI: TETANO & C.

Tetano

Il tetano è una grave malattia infettiva causata dall’azione della tossina tetanica prodotta da batteri (clostridi del tetano) che vivono nel suolo o nell`intestino degli animali. La malattia può essere mortale nel 20- 30% circa dei casi. 
A differenza delle altre malattie infettive prevenibili con la vaccinazione, il tetano non si trasmette da persona a persona. L`infezione deriva spesso da una ferita, anche banale, occorsa ad una persona non adeguatamente vaccinata. Perciò il rischio tetano può essere considerato quotidiano in una persona non vaccinata. 
Nei paesi in via di sviluppo il tetano può colpire le donne non vaccinate infettatesi durante il parto oppure i loro neonati per infezione del cordone ombelicale (tetano neonatale, oggi del tutto scomparso in Occidente). 
Raramente, e sempre in persone non vaccinate, il tetano si può contrarre anche attraverso l`uso di siringhe infette, morsi di animali, ustioni, abrasioni. 
L`infezione tetanica produce violente contrazioni muscolari, chiamate spasmi. Altri sintomi possono essere febbre, sudorazione, ipertensione arteriosa e tachicardia. 
Gli spasmi possono interessare le corde vocali e i muscoli respiratori, tanto da mettere in seria difficoltà la respirazione. Le contrazioni possono essere così violente da produrre anche fratture ossee. 
In Italia, prima dell`introduzione della vaccinazione di massa (resa progressivamente obbligatoria per varie categorie di soggetti nel corso degli anni `60) si contavano annualmente circa 700 casi di tetano. 
Dalla fine degli anni ’60 in poi le infezioni sono andate gradatamente diminuendo fino a giungere a valori odierni di poco superiori al centinaio di casi all`anno (tutti comunque a carico di persone adulte non vaccinate o incompletamente vaccinate).

Difterite 

La difterite è una grave malattia infettiva causata dall’azione della tossina difterica prodotta da batteri che si trasmettono per via aerea. Solitamente la difterite inizia con mal di gola, febbre moderata, tumefazione del collo. 
Molto spesso i batteri della difterite si moltiplicano nella gola (faringe) dove si viene a formare una membrana di colore grigiastro che può soffocare la persona colpita dalla malattia. A volte queste membrane si possono formare anche nel naso, sulla pelle o in altre parti del corpo. 
La tossina difterica, diffondendosi tramite la circolazione sanguigna, può causare paralisi muscolari, lesioni a carico del muscolo cardiaco con insufficienza cardiaca, lesioni renali, fino a provocare la morte della persona colpita.  
La mortalità è di circa il 5-10% ma in molti casi, nei sopravvissuti, permangono danni permanenti a carico di cuore, reni, sistema nervoso. 
In Italia, prima dell`avvento della vaccinazione di massa (al termine della seconda guerra mondiale) si registravano annualmente alcune decine di migliaia di casi di difterite con più di mille morti ogni anno. 
I casi di malattia si sono ridotti, fino a scomparire quasi del tutto alla fine degli anni `70, dopo che la vaccinazione antidifterica è stata praticata in forma estensiva in associazione con quella antitetanica.

HIB 

L’HIB (Haemofilus Influenzae di tipo B) è un batterio che può infettare le membrane che rivestono la superficie del cervello causando una meningite batterica. L’HIB può causare altri seri problemi, come polmonite, gonfiore alla gola con difficoltà a respirare (epiglottide), infezioni del sangue (sepsi).

L`HIB si trasmette attraverso le goccioline di saliva emesse con la tosse o lo starnuto. 
La meningite colpisce soprattutto i bambini, più spesso dai 3 mesi fino ai 3 anni di età, con un picco verso i sei mesi, mentre non è comune dopo i cinque anni. 

Nel peggiore dei casi la meningite è fatale. Circa il 5% dei bambini (500 su ogni 100.000) affetti da meningite muore per questa malattia anche se sottoposto a terapia antibiotica. Circa il 15-30% dei bambini che sopravvivono evidenzia danni neurologici permanenti come cecità, sordità, ritardo mentale e difficoltà di apprendimento

Poliomielite 

La poliomielite è una malattia, causata da 3 tipi di virus, che si trasmette da uomo a uomo per via alimentare attraverso feci e saliva. In circa il 95% delle persone infettate dai virus della polio non si manifesta alcun disturbo. Sintomi minori possono comprendere mal di gola, febbre moderata, nausea e vomito. In alcuni casi si può manifestare rigidità di collo, della schiena o delle gambe, ma senza paralisi. In circa 1 caso ogni 1000 infezioni si verifica la paralisi. In talune circostanze i virus poliomielitici possono causare anche paralisi respiratorie rendendo così impossibile la respirazione autonoma. Alcune persone possono recuperare la funzionalità muscolare in modo completo, inoltre sono possibili ricadute dopo 30-40 anni con dolori muscolari e progressivo indebolimento. Prima dell`avvento della vaccinazione antipolio, annualmente in Italia si verificavano alcune migliaia di casi di polioparalisi (un picco fu registrato nel 1958 con più di 8.000 casi) ai quali si associavano centinaia di decessi. Erano colpiti per lo più bambini in età scolare e per tale motivo la malattia veniva anche chiamata “paralisi infantile”. Dopo l`introduzione della vaccinazione avvenuta in Italia prima con il vaccino Salk (nel 1957) e poi con il vaccino Sabin (nel 1964) la malattia subì una drastica riduzione fino alla definitiva scomparsa di casi avvenuta all`inizio degli anni `80. Oggi la poliomielite, per effetto dell’alto numero di vaccinati, risulta eliminata in tutti i paesi industrializzati, però in alcuni paesi in via di sviluppo, dove la copertura vaccinale è inadeguata. si registra ancora qualche migliaio di casi di poliomielite paralitica. 

Epatite B 

Il virus dell`epatite B (HBV) è trasmesso da una persona all`altra col sangue e con i fluidi corporei, in genere attraverso i contatti sessuali o l`uso di iniezioni di droghe. Tuttavia circa il 30% delle persone che si sono infettate, non ha fattori di rischio noti. Il virus può essere trasmesso ai neonati dalle madri infette. L`infezione colpisce in particolare il fegato.

I sintomi della malattia acuta da HBV possono variare da soggetto a soggetto, un segno caratteristico è l’ittero, il colore giallo di pelle e occhi associato a disturbi del fegato. Più della metà dei bambini che acquisiscono l’infezione non mostrano segni o sintomi, anche se possono diventare portatori cronici. Circa il 90% dei bambini che sono infettati alla nascita dalla loro madre e il 30%-50% di quelli che si infettano all`età di 5 anni diventano portatori del virus. I portatori cronici possono sviluppare una epatite cronica o il tumore del fegato. L’epatite B è soprattutto grave per queste complicanze che si sviluppano a distanza anche di 30 – 40 anni. Più giovane è il paziente quando acquisisce la malattia, più è probabile che sviluppi una malattia permanente del fegato o il tumore. 

I dati di sorveglianza indicano che la frequenza dell’epatite acuta da HBV in Italia si è notevolmente ridotta nell’ ultimo decennio, dopo l’introduzione della obbligatorietà della vaccinazione.

Pertosse 

La pertosse (o tosse cattiva) è una malattia causata da un batterio la Bordetella pertussis.
E` una delle malattie infettive più contagiose che si conoscano tanto che un bambino con pertosse può contagiare fino al 90% di bambini non immuni con cui viene a contatto. Si trasmette per via aerea da persona a persona con la tosse o gli starnuti. La malattia non complicata dura circa da 6 a 10 sett. e si compone di tre stadi: catarrale, parossistico e della convalescenza. Iniziata come una tosse banale,specie notturna, dopo 10-14 giorni, si manifesta una tosse convulsiva e ostinata molto difficile da calmare. Questa fase può durare fino a 2-3 settimane. Gli accessi di tosse sono costituito da 5 – 15 colpi di tosse violenti e ravvicinati che solitamente si concludono con una rapida e profonda ispirazione: il tipico “urlo inspiratorio” e l’espulsione di catarro vischioso. Gli attacchi sono seguiti, a volte, dal vomito. Nei lattanti si possono avere crisi di soffocamento. La convalescenza inizia in genere dopo 4 settimane. Gli accessi di tosse diventano meno frequenti e gravi e le condizioni generali del bambino migliorano, ma possono durare per alcuni mesi. La malattia è tanto più grave quanto più precocemente colpisce il bambino. In media, circa il 20 % dei casi di pertosse devono essere ospedalizzati. Le complicanze respiratorie si verificano in più di un caso ogni 10 neonati di età inferiore a 6 mesi. La mortalità della pertosse è alta: di 2 decessi ogni 1000 casi, pressoché completamente a carico dei bambini nel primo anno di vita per cause polmonari o per complicanze cerebrali.

Morbillo

È una malattia infettiva importante causata da un virus che si trasmette da persona a persona per via respiratoria. Il morbillo inizia con febbre alta seguita da tosse molto stizzosa, naso che cola e congiuntivite, successivamente accompagnate da una eruzione cutanea con macchie di colore rosso vinoso. Generalmente il bambino è molto sofferente. Le complicazioni più frequenti sono le infezioni dell’orecchio medio (otite), la polmonite (nel 5-6% dei bambini ammalati di morbillo), la laringite e la diarrea. Altra complicazione temibile è l’encefalite (un’infezione del cervello) che si ha in 1 ogni 1000 casi di morbillo, può provocare la morte e nei bambini che sopravvivono spesso vi è un danno cerebrale permanente o un ritardo mentale. Si sottolinea che da 3 a 10 bambini su 10.000 casi muoiono a causa della malattia. Il decesso è più frequente nei lattanti e tra le persone con sistema immunitario compromesso. 

Nel 2002 si è verificata in Italia una vasta epidemia di morbillo, con oltre 40.000 bambini malati, più di 600 ricoverati in ospedale, 15 encefaliti e 6 decessi. 

Rosolia 

La rosolia è una malattia causata da un virus che si trasmette da persona a persona con le goccioline della tosse o degli starnuti. I sintomi comprendono febbre, rigonfiamento doloroso delle linfoghiandole dietro il collo a cui segue eruzione cutanea (rossore) generalizzata e di brevissima durata. Le complicazioni generalmente non sono gravi, manelle donne in gravidanza l’infezione porta alla sindrome della rosolia congenita (CRS) che può danneggiare gravemente il bambino (sordità, ritardo mentale, cataratta ed altre affezioni degli occhi, malattie congenite del cuore, fegato e milza). Le donne in che si sono infettate nel primo trimestre di gravidanza, possono avere un aborto o avere un bambino con rosolia congenita nell`85% dei casi. Inoltre un bambino con CRS può eliminare virus per via urinaria per circa un anno e quindi essere fonte di infezione per altre donne non immuni. Prima dell`introduzione del vaccino erano frequenti le epidemie di rosolia; il numero delle donne gravide infette era alto, ed altrettanto alto era il numero degli aborti o delle sindromi da rosolia congenita. 

Pneumococco 

Lo pneumococco (Streptococcus pneumoniae) è un batterio molto diffuso in natura: ne esistono 90 sierotipi 

differenti, ma solo alcuni sono in grado di provocare malattie nell’uomo. Molte persone ospitano questo batterio nel naso e nella gola senza conseguenze; l’infezione si trasmette attraverso le goccioline respiratorie.

Lo pneumococco può provocare malattie localizzate come sinusiti e otiti, oppure gravi forme invasive come la setticemia o la meningite. Queste malattie sono più frequenti nell’infanzia e nell’età avanzata specie nei bambini che frequentano comunità. La nostra ASL sta vaccinando i nuovi nati con il nuovo vaccino contenente 13 ceppi del virus. E` un vaccino ben tollerato e risulta molto più protettivo nei confronti di ceppi aggressivi rispetto al precedente. Il distretto inviterà i bimbi vaccinati con il precedente vaccino a fare un richiamo con il vaccino più completo in modo di avere miglior copertura nei confronti delle malattie gravi da Pneumococco.

Meningococco

Il meningococco (Neisseria meningitidis) è un batterio diffuso in tutto il mondo: vi sono 13 sierotipi differenti, ma solo i sierotipi A, B, C, W135 e Y sono frequente causa di malattia meningococcica. L’infezione si trasmette attraverso le goccioline respiratorie. Questo batterio è presente normalmente nel naso e nella gola di molte persone ( 1-2%) senza provocare malattia. In alcuni casi, per motivi non ancora conosciuti, il meningococco causa gravi malattie invasive, come la meningite e la setticemia. La mortalità della meningite è del 10-20%. Il 20 % delle persone ha esiti neurologici permanenti. La letalità della sepsi (infezione massiccia del sangue e dell’organismo) è invece del 40%. Le infezioni invasive da meningococco sono più frequenti tra i bambini di età inferiore a 5 anni, gli adolescenti e i giovani adulti. Il sierotipo C è in aumento in molti Paesi Europei ed è diventato in quest’ultimo anno il ceppo più diffuso in Italia. L’altro sierotipo importante nel nostro Paese è il ceppo B. Invece gli altri sierotipi A, W135 e Y, contenuti nel vaccino polisaccaridico, sono più rari nel nostro Paese.
Negli ultimi anni il vaccino contro il meningococco C è stato ampiamente utilizzato per la vaccinazione di massa di bambini e adolescenti in Paesi in cui la frequenza di questa malattia era elevata o in aumento, come l’Inghilterra, la Spagna, l`Irlanda, Olanda

Varicella

La varicella è una malattia infettiva, molto contagiosa che si trasmette con il contatto diretto con le bollicine della pelle in corso di infezione e per via respiratoria.                            Causa febbre generalmente non molto elevata, malessere generale e le classiche bollicine che compaiono su cute e mucose in ondate successive per 3- 4 giorni. Le lesioni sono pruriginose ed entro qualche giorno quelle sulla pelle si trasformano in croste che talvolta cadendo lasciano piccole cicatrici.

Nel bambino la malattia è generalmente ben tollerata e raramente si hanno complicazioni.

Se la malattia viene contratta in gravidanza, nei primi mesi può dare malformazioni fetali, in prossimità del parto invece può determinate una infezione del neonato spesso molto grave,talvolta letale.

Nei soggetti che hanno un sistema immunitario compromesso, e in misura minore negli adolescenti e negli adulti, la varicella decorre in forma più grave con maggiori complicanze rispetto al bambino.

Il vaccino è costituito dal virus vivo ed attenuato e può, a distanza di alcuni giorni dalla vaccinazione causare forme “lievi” di varicella, comunque meno intense di quella causata dalla malattia naturale. Nel caso il bambino presenti una eruzione cutanea,può essere contagioso anche se in forma attenuata, per la presenza del liquido delle bollicine.

La nostra Regione offre la vaccinazione gratuitamente nella fascia degli 14-18 mesi (quando si fa il vaccino per il morbillo-parotite-rosolia), a 12 anni e negli adulti a rischio, nell’intento soprattutto di proteggere gli individui più deboli nella comunità, diminuendo la circolazione del virus.

La vaccinazione viene offerta alla restante popolazione a fronte del pagamento di un ticket stabilito secondo il tariffario regionale.

Rotavirus

Molto recentemente è possibile vaccinare, solo su richiesta dei genitori, i bambini contro il Rotavirus. Nel caso , fatemi sapere e io vi preparerò la richiesta da portare al distretto.

La vaccinazione è specialmente consigliata nei bambini portatori di malattie gastrointestinali croniche e quelli affetti da malattie debilitanti.

La gastroenterite da rotavirus è una malattia diffusa in tutto il mondo. In Europa e nel resto delle zone temperate del pianeta, il virus si presenta con picchi di incidenza stagionale che, alle nostre latitudini, si verificano nel periodo invernale tra novembre e marzo. Nei Paesi tropicali si possono verificare picchi di incidenza, ma il virus è presente sostanzialmente tutto l`anno.

 Il rotavirus è presente nell`ambiente in 6 diverse specie ed è la causa più comune di gastroenteriti virali fra i neonati e i bambini al di sotto dei 5 anni. In particolare, nei bambini molto piccoli (tra i 6 e i 24 mesi) il virus può causare una diarrea severa e disidratazione. Il virus esiste in diverse forme, ma l`infezione è pericolosa solo quando provocata dai rotavirus A (e in misura minore da quelli B e C).Nei Paesi occidentali, la gastroenterite da rotavirus non è una malattia letale, ma può dare complicanze anche molto gravi nelle persone anziane e in quelle immunocompromesse. Nei Paesi del Sud del mondo, al contrario, causa la morte di almeno 600 mila bambini ogni anno per diarrea, secondo le stime dell`Organizzazione mondiale della sanità che considera la malattia una vera e propria emergenza sanitaria. La principale via di trasmissione del virus è quella oro-fecale, ma qualche volta la diffusione può avvenire anche per contatto e per via respiratoria. Poiché il virus è stabile nell`ambiente, la trasmissione può avvenire attraverso l`ingestione di acqua o cibo contaminato o a causa del contatto con superfici contaminate.La diffusione da persona a persona attraverso la contaminazione delle mani è probabilmente la più diffusa negli ambienti comunitari, in particolare negli asili nido. Nelle mense e negli altri luoghi destinati a ristorazione collettiva, il rotavirus può essere trasmesso quando un operatore che ha contratto l`infezione maneggia alimenti che non richiedono la cottura, come per esempio insalata, frutta e altre verdure fresche, senza lavarsi accuratamente le mani.La malattia ha un periodo di incubazione di circa due giorni, dopo i quali insorgono febbre, disturbi gastrici, vomito e diarrea acquosa per 3-8 giorni. Nella maggior parte dei casi, quando si sviluppa una forma blanda di diarrea, i malati guariscono senza alcun trattamento. Tuttavia, una diarrea acuta può portare a disidratazione grave dell`organismo, una condizione che rischia di essere letale senza un intervento adeguato.

LE VACCINAZIONI: PERCHÉ?

A cura del Dott. Mattia Doria Pediatra Neonatologo

Le vaccinazioni rappresentano uno dei più efficaci strumenti di prevenzione a nostra disposizione.

https://www.vaccinarsinveneto.org/vaccinazioni-veneto/calendario-vaccinale

L`attuazione di strategie preventive basate sulla vaccinazione di massa ha consentito di ottenere, nella maggior parte dei Paesi sviluppati, il controllo e l`eliminazione di molte malattie infettive che un tempo provocavano un gran numero di vittime e, non di rado, gravi invalidità nei sopravvissuti, quali ad esempio il vaiolo e la poliomielite.

Il vantaggio principale offerto dalle vaccinazioni consiste nel fatto che esse stimolano attivamente l`organismo a sviluppare una risposta immunitaria (produzione di anticorpi) duratura e specifica, cioè diretta selettivamente contro un particolare agente patogeno senza subire la malattia naturale (immunoprofilassi attiva).

CONTROINDICAZIONI ALLE VACCINAZIONI

  1. controindicazioni temporanee

si tratta di situazioni transitorie che escludono la vaccinazione solo per il periodo di tempo cui sono presenti:

  • malattie acute con febbre di grado elevato
  • varicella : dopo la varicella è bene aspettare 1 mese prima di vaccinare. 
  • vaccinazioni con virus vivi (quali Morbillo Parotite Rosolia) se nei 30 giorni precedenti è stato somministrato un altro vaccino a virus vivi 
  • terapia, in corso, con farmaci che agiscono sul sistema immunitario o con cortisonici ad alte dosi.
  1. controindicazioni definitive

è opportuno che al bambino non vengano somministrati vaccini quando: 

  • ha manifestato gravi reazioni a precedenti vaccinazioni 
  • è affetto da malattie neurologiche in evoluzione 
  • è affetto da malattie congenite del sistema immunitario 
  • è allergico ad alcuni antibiotici quali streptomicina e neomicina (se il vaccino ne contiene).

PRECAUZIONI

I genitori devono segnalare al proprio pediatra: 

  • reazioni febbrili importanti ad una precedente dose dello stesso vaccino 
  • episodi di irritabilità (quali il pianto persistente e inconsolabile) che si siano manifestati in seguito a precedenti vaccinazioni 
  • presenza, in famiglia o nel bambino stesso, di convulsioni febbrili 
  • somministrazione recente di immunoglobuline 

EFFETTI INDESIDERATI DEI VACCINI

Ivaccini, pur correttamente preparati, controllati e somministrati, come tutti i farmaci possono essere responsabili di effetti indesiderati. Tali effetti nella maggior parte dei casi sono di lieve entità e durata (arrossamento e dolore nel punto di iniezione, malessere generale, febbricola); solo in rarissimi casi possono essere gravi e rappresentare pericolo per la vita (convulsioni febbrili, shock anafilattico). Non sempre è dimostrata la correlazione causa-effetto tra le vaccinazioni e gli effetti indesiderati. Il Ministero della Salute effettua la sorveglianza degli eventi.

Indirizzo

L’ambulatorio si trova in
Via Peci 18, Piove di Sacco (PD).

È la piazzetta chiusa che si trova tra Via Roma e il complesso Barchette. Attorno all’ambulatorio ci sono piccoli parcheggi che vi consentirannno di lasciare l’auto.

Orari ambulatorio
Lunedì 9-13
Martedì 9-13
Mercoledì 15-19
Giovedì 9-13
Venerdì 15-19
Contatti

Potete contattarmi al n. + 39 328 7537373 
per consigli telefonici:
Lunedì, Martedì, Giovedì ore 16-19
Mercoledì e Venerdì ore 8-10
Sabato, solo per urgenze, ore 8-10

Solo per urgenze è attiva l’Associazione Pediatrica Fiore – Stefani + 39 328 7537373

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Dott.ssa Angela Fiore