Alimentazione : dal neonato al divezzo e anche di più.

QUANTO LATTE DEVE MANGIARE UN NEONATO?

Dai primi giorni, fino al terzo mese di vita, la quantità di latte giornaliera in grammi è, grosso modo, pari al peso del bambino in  kg. x 150.

Tale quantità va divisa per il numero dei pasti; logicamente questa quantità è solo indicativa, non è fissa ed ogni bambino tende a regolarsi da solo su quanto debba mangiare. Qualche volta i bambini fanno una piccola pausa durante il pasto per il ruttino e poi gradiscono ancora un po’ di latte. Assecondateli.I piccolissimi ( 1-2 mese) chiederanno di essere attaccati quando ne sentono il bisogno.

Ormai è suggerito ovunque l’allattamento ” a richiesta” che indica di attaccare al seno (giorno e notte) a piacere il neonato. Anche 12 poppate nelle 24 ore . Questa modalità è molto coinvolgente la coppia mamma -neonato e aumenta la produzione di latte per stimolazione del capezzolo. L’allattamento a richiesta è caldeggiato su tutti i siti pediatrici e anche dall’OMS. Il latte materno è senza dubbio, il latte migliore che il piccolino possa assumere e va promosso decisamente.

La “vecchia scuola” e qualche altra voce “contro corrente” suggerisce che sarebbe preferibile che il bambino trascorresse 2,5-3 ore senza mangiare tra un pasto e l’altro, per permettergli di digerire bene e anche per allenarlo ai ritmi alimentari. Certo non sono ritmi rigidi! La vita è ritmo (c’è pure un ritmo nell’universo) e secondo l’esperienza di tanti anni di mamme e nonne, secondo il buon senso (e anche secondo alcuni psicologi dell’età evolutiva), l’allattamento ritmato può aiutare il piccolino e la sua famiglia a gestire l’allattamento più serenamente. Il bimbo in pratica troverebbe piano piano un ritmo alimentare. Non ci possono essere regole se non quelle che ogni mamma sente istintivamente. Allattare è naturale,molto fisico e deve essere un piacere anche per la nutrice, non una maratona e non un appuntamento rigidamente osservato ed è una specie di patto tra mamma e bambino.

Con allattamento a richiesta quindi si può arrivare a pasti ogni ora o meno nelle 24 ore: molto spesso il piccolo succhia  a gocce e dormicchia. A volte allattamento e sonno si confondono, molto spesso il neonato si addormenta solo se attaccato al seno e costringe al co-sleeping (papà compreso!). A volte le colichette o qualsiasi altro pianto vengono confuse con la richiesta di cibo, il piccolo però non si attacca o si attacca nervosamnete e a tratti e capita che mamme sfinite arrivino disperate in ambulatorio chiedendo aiuto. Altre volte il problema si presenta quando la mamma debba rientrare precocemente al lavoro e non possa più sostenere poppate orarie, sentendosi inadeguata o in colpa. L’unico rimedio allora è provare a dare il ritmo!

Una tettarella passatempo può essere d’aiuto, così come 30-40 ml di camomilla bio o finocchietto bio RIGOROSAMENTE SENZA ZUCCHERO possono servire a guadagnare mezz’ora di tempo sulla poppata successiva. Organizzazione Mondiale Sanità e molti autorevoli colleghi “vietano” sulla base di possibili “intossicazioni da acqua”, perdita di appetito e conseguente calo di peso o l’abbandono del capezzolo per il biberon, di non dare acqua o tisane fino ai 6 mesi: sono eventi estremi per somministrazioni di importanti e ripetute quantità di acqua. L’esperienza di decenni (anche quella di nonne e bisnonne e di illustri pediatri fino a qualche anno fa), riveste importanza se filtrata dalle conoscenze più attuali e dal buon senso. Generalmente nel giro di una settimana-dieci giorni i tempi diventano regolari e non serve dare più nulla se non il seno.

Quindi SOLO LATTE, MEGLIO SE MATERNO, SECONDO I RITMI DI MAMMA E BAMBINO è l’atteggiamento corretto e naturale, ma se i pasti diventano un incubo e la mamma non riesce a sostenere la pressione, il sistema meno traumatico, semplice e più efficace è questo. L’ importante è che la crescita del piccolo sia costante e l’allattamento un momento di serenità, non una punizione. Pensate con la vostra testa, seguite il cuore e restiamo in contatto!

Nei primi mesi il neonato cresce circa 7 etti/1kg. al mese, poi progressivamente meno.

Fino al secondo-terzo mese il bimbo farà 6-7 pasti di solo latte, dal quinto-sesto mese potrebbe passare a 5 pasti a seconda di quello che desidera e a seconda che abbia iniziato o meno lo svezzamento. Anche questi suggerimenti sono solo indicativi e dipendono moltissimo dai ritmi e bisogni di ciascun piccolo. Il suggerimento unanime è che lo svezzamento inizi sui 4 mesi e non oltre il sesto e su questo sono d’accordo nonne, bisnonne e ultramoderni.

Più avanti troverete alcuni schemi suggeriti ma ovviamente non assoluti, di alimentazione a seconda delle diverse età.

Consiglio alle mamme che non allattano, di usare il latte artificiale (formula) almeno fino al 12° mese, esso infatti contiene tutte le sostanze di cui il piccolo ha bisogno e sono controllate rigorosamente; vanno bene sia i latti in polvere sia quelli liquidi già pronti in bottiglia, che però vanno consumati entro le 24 ore e tenuti in frigo una volta aperti.

Solo dopo il dodicesimo mese,qualora lo si desideri per vari motivi, è possibile (ma non ovviamente necessario) usare il latte di mucca fresco, se il bimbo è sano e se non ci sono problemi particolari. Ci sono latti feschi appositamente studiati per i bambini (Latti “crescita” al banco frigo approvati come Mukki o Granarolo bimbi, Parmalat Prima Crescita…) Ne parleremo al bilancio dei nove-12 mesi. Per tutti (grandi e piccoli, formulato o fresco per i grandicelli) meglio preferire il LATTE FIENO che è latte biologico ottenuto da animali allevati all’aperto, al pascolo, controllati e senza alimentazione a base di insilati.

Evitate il latte crudo microfiltrato per motivi di igiene.

PER CHI ALLATTA: la nutrice deve mangiare un po’ di tutto come faceva anche prima della gravidanza e secondo il proprio gradimento, in modo bilanciato possibilmente sano preferendo tutti PRODOTTI BIO GARANTITI e deve idratarsi bevendo adeguatamente. Eviterà eventualmente solo i cibi molto aromatici (melone,asparagi, cipolla, carciofi, …) che possono dare sapore particolare al latte (MA NON FANNO MALE!). Ovviamente NIENTE ALCOLICI e attenzione ai farmaci che passano nel latte.

Questo vale sia per le mamme italiane che le mamme provenienti dagli altri paesi del mondo. La cultura passa anche per le tradizioni in cucina e mentre era nel pancione il bambino è già venuto in contatto con tutte le sostanze che la mamma ha gustato.

SCHEMA DI DILUIZIONE DEL LATTE VACCINO INTERO DOPO I 12 MESI


Diluizione
Iniziare con2 parti di latte + 1 di acqua
Dopo circa 15 giorni dall’inizio3 parti di latte + 1 di acqua
(Prof.Bentivoglio)

Consiglio di usare, anche  per i più piccoli, il latte intero.

RICORDATEVI DI SOMMINISTRARE LE VITAMINE FINO AD 1 ANNO.

IL PASSAGGIO DAL LATTE IN POLVERE AL LATTE DI MUCCA MEGLIO SIA, INDIPENDENTEMENTE DALL’ETÀ, GRADUALE : va cambiato un pasto per volta, in modo che il bambino possa abituarsi al nuovo alimento e possiate vedere come vada e si può aggiungere per qualche settimana un probiotico (lattobacilli+bifidobatteri), in un biberon al giorno.

QUAL È IL LATTE IN POLVERE PIÙ ADATTO?

In linea di massima è preferibile mantenere il latte che è stato dato al nido se il bimbo cresce e lo mangia volentieri. Qualora ci fossero dei problemi decideremo assieme cosa sia meglio fare per cambiarlo con un altro latte.Tenete presente che oggi tutti i latti in commercio sono formulati in modo da rispondere perfettamente alle esigenze nutrizionali del vostro bambino, anche se esistono tra loro differenze di composizione, sapore e costo. Vanno bene sia le formule in polvere che quelle liquide, sempre consigliate da un pediatra o da un farmacista. Esistono latti economici di ottima qualità. PREFERITE LATTE BIOLOGICO, COME GIA’ DETTO MEGLIO SE FORMULE OTTENUTE DA LATTE FIENO.

QUANDO SI COMINCIA LO SVEZZAMENTO?

Lo svezzamento si comincia dal 4° mese settimana più, settimana meno a seconda dell’interesse del bimbo per il cibo. Si può cominciare ad usare il biscotto granulato SENZA GLUTINE E SENZA UOVO. Si può introdurre lo yogurt intero, bianco (da latte bio) e la frutta fresca grattugiata e/o cotta al vapore o lessata. Qualche “leccatina” agli alimenti semplici che mangiano mamma e papà non faranno danni ed aumenteranno la curiosità del bimbo per i cibi.

Preferisco suggerirvi uno schema a tipo “autosvezzamento”.  Se il piccolo è interessato si procede abbastanza velocemente. Non c’è un’età fissa nella progressione della introduzione dei vari alimenti: ciascun bambino ha i propri tempi. In linea di massima si inseriscono glutine e uovo dopo i 6 mesi, ma successivamente l’interesse al cibo parte dal bambino stesso. Quando siede bene e muove liberamente le manine probabilmente sarà lui stesso a dimostrare la sua curiosità: ricordate che il cibo è convivialità e cercate di mangiare tutti assieme sin dall’inizio.

Vi consiglio il libro del Dr. Lucio Piermarini “Io mi svezzo da solo”, con le bellissime illustrazioni del Prof. Panizon

Dal 4° mese si inizia generalmente con la frutta, UN TIPO NUOVO OGNI 2-3 GG schiacciato o frullato:  ½  pera > ½  mela > ¼  banana > 1albicocca >1prugna. Se potete, preferite i cibi freschi. Se avete il tempo di fare voi, acquistate prodotti bio di stagione, ben lavati e sbucciati. Se usate gli omogeneizzati prendete i biologici.

Dal 5° mese si può introdurre il brodo di verdura,il passato di verdure e la crema di riso, di mais e  tapioca, il formaggio.

Esistono anche ottimi preparati già pronti in commercio che semplificano molto le cose, se la mamma lavora fuori casa, sono prodotti sicuri igienicamente e garantiti essere esenti da pesticidi e conservanti, ma  se riuscite, va meglio preparare le minestrine in casa, che costano anche molto meno, ai bambini piacciono di più e li abituano a sapori e consistenza “veri”.

IL BRODO VEGETALE:

Scegliete verdure possibilmente di cui si sappia la provenienza, meglio se biologiche e a “chilometri zero” lavatele benissimo e sbucciatele prima di cuocerle.

Quando cuocete gli ortaggi, cuoceteli in acqua bollente, anche meglio se in pentola a pressione ed usate anche il brodo di cottura; salate pochissimo o meglio non salate : non è assoluto dare tutto completamente senza sale, ma se aggiungete il grana allora non aggiungete sale, perché il grana ne contiene naturalmente. Solo dopo i 9 mesi (quando in pratica i piccoli mangiano con voi) si può un po’ allentare la presa.

In mezzo litro di acqua, ponete in pentola a pressione per 10-15 minuti (con la pentola normale ci vuole circa 1 ora)  1 patata sbucciata e tagliata a dadini +  1 carota sbucciata e tagliata a pezzi (eventualmente, 1 zucchina, finocchio o altra verdura di stagione. Mettete il pomodoro solo dopo i sei mesi).

Passate poi il brodo attraverso un passino.

(NON USATE BIETOLE E SPINACI NEI PRIMI PERIODI DELLO SVEZZAMENTO E RISERVATELI AI BAMBINI PIÙ GRANDICELLI perché possono dare uno scarso assorbimento di ferro e hanno un alto contenuto di nitrati).

Aggiungete al brodino 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva (e 1-2 di parmigiano se il piccolo lo gradisce).  

A questa base si aggiunge la crema di riso o quella di mais e tapioca e dopo un paio di giorni o tre,la verdura passata (una frullata di minipimer andrà benissimo). Di fatto avrete una mousse di verdura al formaggio.

ATTENZIONE:     
QUANDO PROVATE AD INTRODURRE NELLA DIETA NUOVI ALIMENTI, PROVATENE SOLO UNO PER VOLTA E SOLO QUELLO PER PAIO DI GIORNI. IN QUESTO MODO, NEL CASO CI FOSSE QUALCHE “INTOLLERANZA” ALIMENTARE POTREMO IDENTIFICARE SUBITO L’ALIMENTO IN CAUSA.NON ABBIATE FRETTA  MA FATE ASSAGGIARE AL BAMBINO ANCHE I VOSTRI CIBI SE LI  DESIDERA (UN ASSAGGINO DAL PIATTO DELLA MAMMA E’ DIVERTENTE E FA’ BENE!) FATE SOLO MENTE LOCALE A COSA ASSAGGI SE SONO CIBI NUOVI MAI PROVATI PRIMA.

SCHEMI ESEMPLIFICATIVI DELLA ALIMENTAZIONE DEL BAMBINO PER ETÀ MANTENDO L’ALLATTAMENTO AL SENO.

4° MESE: numero abituale di pasti +  ½  pera o mela o un pezzetto banana a metà pomeriggio o a metà mattina (come merenda). Per variare potete aggiungere alla frutta un biscotto senza glutine ed uovo oppure qualche cucchiaino di yogurt (senza coloranti e conservanti, dal banco frigo del supermercato).                   

5° MESE: sono suggeriti 5 pasti nelle 24 ore, alle merende di frutta/ yogurt/ biscotto si introduce il pranzo: vegetali, olio di oliva e grana. Permessi piccoli assaggi extra con nuovi cibi, se interessati.

Esempio di menu:

1° pasto > 180 gr./200 di latte

2° pasto > 180 gr. di minestrina di brodo vegetale ( più o meno 1 cucchiaio di verdure frullate finemente) con 20 gr. di crema di riso o di mais e tapioca , olio extravergine di oliva e grana (o un cucchiaino di formaggio tipo Philadelphia o ricotta o robiola).

3° pasto > 180 gr. di latte + frutta

4° e 5° pasto di latte, eventualmente con 1 biscottino granulato.

6°-7° MESE: sono consigliati 4-5 pasti nelle 24 ore.

Rispetto al quinto mese, si aumentano gradualmente le quantità e si aggiungono alimenti nuovi: si può introdurre il glutine, quindi si potrà usare il semolino, i cereali misti e la pastina “sabbia d’oro” (normale pastina del supermercato MA GRANI ITALIANI !) se prende bene le creme, cioè se il bambino ha imparato a deglutire bene. Si introduce anche la carne ( quella che abitualmente si consuma in famiglia) coniglio,  manzo, vitello, pollame e pesce (trota, platessa, salmone) sempre meglio BIOLOGICA ( meglio per il bambino, meglio per l’animale). Come al solito, darete un solo tipo di carne nuova per qualche giorno in modo che, qualora il bambino manifestasse dei problemi di intolleranza o allergia, sapremo subito identificare il cibo responsabile. Per lo stesso motivo meglio introdurre a pranzo i nuovi alimenti così da gestire più agevolmente eventuali (RARISSIMI!) fastidi. Mettete la carne nella pappa di mezzogiorno. La carne andrebbe offerta due-tre volte a settimana, non troppo spesso. Va alternata con pesce e uova. Si può introdurre l’uovo molto ben cotto, inizialmente il tuorlo (rosso), mescolato ad un po’ di purè per es. o patate lesse, oppure a un po’ di formaggio o sbattuto nel brodino vegetale mentre è ancora sul fuoco in ebollizione (stracciatella). Logicamente manterrete cibi già provati e li userete per variare il menu. I carboidrati dovrebbero essere presenti per un 50% circa del totale calorico assunto nella giornata. SEMPRE offrire vegetali e frutta ( 4-5 porzioni al giorno).

SE SIETE VEGETARIANI O VEGANI NESSUN PROBLEMA, MA PARLIAMONE E VERIFICHIAMO CHE LA DIETA SIA ACCURATAMENTE BILANCIATA E COMPLETA ( VEDETE ANCHE LA SEZIONE LINK IN QUESTO STESSO SITO)

          

Esempio di menu:

1° pasto > 250 gr. di latte +  2 biscotti 

2° pasto > 200 gr. di passato vegetale +  25 gr. di crema di riso +  5 gr. di olio. + 40 gr di carne frullata ( ½ omogeneizzato) con brodo vegetale.

3° pasto > 200 gr. di latte oppure 1 yogurt oppure purea di frutta fresca o cotta con appena qualche goccia di limone e un po’ di biscotto granulato.

 4°-5° pasto > 250 gr. di latte oppure 1 pasto di latte e una pappa serale con base brodo vegetale, farine o pastina sabbiolina e formaggio.

8°-9° MESE: ormai si mangia a tavola e tutti assieme e si mangia tutto!

NON DISTRAETELO CON LA TV: MENTRE E’ A TAVOLA SI PARLA E SI GUSTA IL CIBO, SPEGNETELA (NEANCHE I CARTONI).

Si inizia la “cena”, il bambino sta seduto nel seggiolone ( assicuratelo sempre con le cinghie) si può sostituire completamente il pasto di latte serale con la minestrina + 1 formaggino o 40gr di ricotta o stracchino e le verdure macinate.  Aumentate la varietà dei cibi a seconda dei gusti del bambino e fategli assaggiare dal vostro piatto se interessato, prestando sempre molta attenzione alla qualità del cibo e alla sicurezza https://www.sipps.it/pdf/areagenitori/GUIDA_LA_SICUREZZA_A_TAVOLA_del_3_08.pdf

CERCATE DI FREQUENTATE UN CORSO DI DISOSTRUZIONE VIE AEREE PER FAR FRONTE AD EVENTUALI INALAZIONI ACCIDENTALI DI CORPI ESTRANEI (https://manovredisostruzionepediatriche.com/)         

                       

 9° -12° mese e OLTRE: si comincia a separare i vari cibi (minestrina, carne, frutta) come per i grandi, in  pratica mangia con voi e con le vostre abitudini. Questo momento è importantissimo per insegnare a mangiare quello che c’è in tavola e come stare a tavola. Curate che assaggi tutto, non date cose dolci per abitudine e non premiatelo col cibo. Si mangia frutta e verdura, se non ha fame non forzatelo e non sostituite un cibo rifiutato con biscotti o merendine. NATURALMENTE CONTINUERETE AD ALLATTARE FINO A QUANDO VI FARA’ PIACERE E IL BAMBINO LO RICHIEDERA’!

NON DISTRAETELO CON LA TV O CON GIOCHI: MENTRE SI E’ A TAVOLA SI STA SEDUTI BENE, SI MASTICA BENE, SI CONDIVIDE E SI GUSTA IL CIBO TUTTI ASSIEME. Insegnategli a stare composto. Solo a fine pasto ci si alza da tavola ( non si va in giro col il cibo in mano) e se ci si alza significa che il pranzo/cena è finito e si va a fare altro. https://www.bambiniincucina.it/blog-bambini-cucina/153-belli-e-composti-bambini-a-tavola-nella-nella-letteratura-per-l-infanzia.html

RICAPITOLANDO

BEVANDE: Come ben chiarito precedentemente, fin dalle prime settimane si possono dare piccolissime quantità (20-30 gr) di tisane RIGOROSAMENTE BIOLOGICHE , SENZA ZUCCHERO alla camomilla, finocchio, melissa, anice, esclusivamente allo scopo di allungare gli intervalli tra i pasti ed indurre un “ritmo” nell’orario delle poppate, qualora la gestione delle stesse sia molto pesante per la mamma. Se fa molto caldo un po’ di acqua può essere gradita e va sempre offerta ai bambini più grandicelli, ormai svezzati. NON ZUCCHERATE MAI. Anche se il piccolo ha il singhiozzo un cucchiaino di acqua risolverà il problema in pochi secondi

UOVO: si consiglia di introdurlo dal 6° mese, ma prima il tuorlo, ben cotto in piccola quantità, poi l’albume sempre ben cotto.

CEREALI: si comincia dal 5° mese con la crema di riso, il mais, la tapioca. Gli altri cereali contenenti glutine meglio dal sesto mese in poi. Anche l’orzo va introdotto dopo il quinto-sesto mese per lo stesso motivo.

CARNI: si introduce un tipo alla volta, del tipo che consumate in famiglia. Preferite le carni fresche e BIOLOGICHE! Le carni, come il pesce, vanno preferibilmente cotte a vapore, TRITATE O OMOGENEIZZATE, condite con 1 cucchiaino di olio extravergine di oliva, non o pochissimo salate.

FRUTTA: si dà prima la pera, la mela, la banana, poi la prugna, poi le albicocche e le pesche le fragole, mano mano tutta la frutta di stagione. Le arance e i mandarini, togliendo accuratamente le pellicine anche se le spremete. Idem l’uva. Il kiwi meglio un po’ più tardi.

PESCE: dal 5-6° mese iniziando con la trota, poi la sogliola ed il merluzzo e il salmone; vanno bene anche se surgelati. Sempre attenzione alla qualità, alla provenienza, alla sostenibilità della pesca. ATTENZIONE ALLE LISCHE.

NON DATE MAI AI PICCOLI NOCCIOLINE, PEZZI DI CAROTA O ALTRI ALIMENTI DURI CHE NON SCOGLIENDOSI CON LA SALIVA, POTREBBERO ANDARE  DI TRAVERSO! ATTENTI ANCHE AI CIBI SCIVOLOSI COME PROSCIUTTO CRUDO E MELONE o FORMAGGI FILANTI!

QUANDO PREPARATE I SUOI PRANZETTI USATE SEMPRE  NIENTE O POCO SALE!

SE METTETE IL FORMAGGIO NON METTETE LA CARNE ( ALTERNATELI A PRANZO E CENA)

NON ABITUATE IL BAMBINO AI SAPORI DOLCI E RICORDATE CHE LO ZUCCHERO FAVORISCE L’INSORGENZA DELLA CARIE E LA PREDILEZIONE DI CIBI DOLCI POI FAVORIRA’ IL SOVRAPPESO. Se dovete dolcificare potete usare lo STEVIOLO.

RICORDATE ANCHE CHE IL MIELE,NON E’ CONSIGLIATO PRIMA DELL’ANNO DI VITA POTREBBE CAUSARE QUALCHE “MAL DI PANCIA” INDESIDERATO E SOPRATTUTTO ATTENTI AL BOTULISMO : MIELE PASTORIZZATO E BEN CONSERVATO E’ FONDAMENTALE PER EVITARE GUAI.

Indirizzo

L’ambulatorio si trova in
Via Peci 18, Piove di Sacco (PD).

È la piazzetta chiusa che si trova tra Via Roma e il complesso Barchette. Attorno all’ambulatorio ci sono piccoli parcheggi che vi consentirannno di lasciare l’auto.

Orari ambulatorio
Lunedì 9-13
Martedì 9-13
Mercoledì 15-19
Giovedì 9-13
Venerdì 15-19
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Potete contattarmi al n. + 39 328 7537373 
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Lunedì, Martedì, Giovedì ore 16-19
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Sabato, solo per urgenze, ore 8-10

Solo per urgenze è attiva l’Associazione Pediatrica Fiore – Stefani + 39 328 7537373

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Dott.ssa Angela Fiore